I NOMI DEI TAGLI DELLA CARNE
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I PRINCIPALI NOMI DEI TAGLI
DELLE CARNI BOVINE

la mappa è orientativa, per
cercare di capire più o meno di cosa stiamo parlando: da una regione all’altra
cambiano infatti i nomi ed anche i tagli: un clas
sic
o esempio è la “fiorentina” che si prende “lombata” e “filetto”.
Quindi se vuoi l’una non puoi avere gli altri…
In grigio chiaro abbiamo
indicato le parti meno “nobili”, quindi meno costose, in grigio scuro quelle
ritenute una via di mezzo, ed in blu le più pregiate (cioè con più muscolo e
meno grassi e parti fibrose)
1 testa: le parti che generalmente trovano impiego nella
cucina sono la lingua e il cervello (soprattutto di vitello) La
lingua è un classico dei bolliti misti, ma si trova anche “salmistrata”:
un salume tradizionale Lombardo, molto economico e gustoso
2 Collo: Non
proprio tenerissime, ma gustose, le carni del collo si prestano a cotture lunghe
e tollerano bene condimenti di sapore forte. Vanno quindi bene per i brasati,
per gli spezzatini e per ottenere un ottimo brodo
3 Costolette
o Braciole: Sempre un taglio di
medio prezzo, ma fantastico. Tra le preparazioni da segnalare la “cotoletta
alla milanese” e le “braciole in umido” toscane
4 Cappello del prete:
altro taglio basilare del bollito misto, per la sua consistenza. Si può anche
fare arrosto
5
Fusello o Girello di spalla: lesso o in umido è saporito e mostoso. E’
una ottima parte per preparare i “fondi di cottura”
6 Fesa di spalla: una
bella fettona larga e sottile è perfetta per gli arrosti arrotolati
7 Petto
o Brione: si presta bene per i brasati e per gli arrosti
8 Fesa di spalla:
adatta ad arrosti, perché non magrissima, spesso viene macinata
9
Sottospalla: difficile da trovare, spesso finisce nella carne macinata
10
Garetto anteriore: è l’ossobuco per eccellenza, ma è anche ottimo per
preparare il brodo e i “fondi di cottura”
11 Fiocco:
lessi, brasati, arrosti e stufati…insomma purché cuocia con calma e sia
bagnato con liquidi abbondanti è molto flessibile
12 Reale o punta di petto: come il “fiocco” ma più
magro. Per questo la cucina tradizionale suggerisce di “lardellarlo” per gli
arrosti
13
Pancia: piuttosto grassa si presta ad arrosti saporiti ed a brasati
14 Interiora:
trippe,rognoni e fegato in particolare
sono molto usate dalla cucina tradizionale, che doveva risolvere il problema
delle proteine con poca spesa. Pur avendo ottime qualità nutritive non sono
gradite a tutti per la consistenza ed il gusto molto marcato. Anche il
polmone va menzionato, quale ingrediente di minestre antiche. Tutte
richiedono lavorazioni piuttosto lunghe.
15 Lombata : taglio pregiato e forse più noto come “roast
beef”, anche se in realtà quello è l’arrosto che si fa con la lombata.
Carne tenera, magra e “succosa” non dovrebbe cuocere troppo. Si presta
quindi bene ad una veloce grigliata, alla padella, ed al forno. E’ il pezzo
ideale, con il filetto, da mangiare crudo nella “tartare”
16 Filetto: forse il
taglio più costoso (è piccino!) Tenerissimo e saporito chiede cotture veloci
17 Scamone o polpa:
perfetto per il lesso, anche se è molto magro, trova negli stufati e nei
brasati la sua collocazione ideale. E’ anche il pezzo tradizionale della “fettina”
18 Magatello
o Girello: Vitello tonnato, lessi
e arrosti, ma anche scaloppine e fettine. Buono per il carpaccio
19
Fesa esterna: è la classica “fesa”,
delle fettine di vitello: involtini ed “uccelli scappati” non possono farne
a meno
20 Noce: arrosti
prestigiosi, ottimi lessi
21 Fesa interna: una
delle parti più flessibili. Praticamente si presta ad ogni cottura
22 Pesce : leggermente
più duro della noce, ma ottimo per lessi e arrosti
23 stinchi
e ginocchia: al forno lo stinco, oppure
arrostito. Il ginocchio è la base dei “nervetti”, oppure si usa per
ottenere una gelatina di carne naturale
24 Geretto posteriore: come l’anteriore, ma più
ricco.
25 Coda: economicissima
è gustosa con cotture lunghe e speziate. Se amate le carni magrissime non fa
per voi.
FUORI LISTA:
Tettina : ovvero la mammella.
Ingrediente essenziale del patè di carne. Introvabile se non su ordinazione.
Testicoli: ritenuti una
prelibatezza, e perché no afrodisiaci, anche questi si trovano solo
ordinandoli ad un buon macellaio.
LE RICETTE CON LE CARNI BOVINE DI CUCINA ITALIANA DI CASA
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